Durante la prima giornata di Microsoft Ignite è stata annunciata la nuova versione di Azure Stack HCI, la piattaforma di iperconvergenza, giunta alla build 23H2.
Il team di prodotto ha deciso di fare un lavoro molto forte a livello di sviluppo, cambiando molte delle logiche operative della piattaforma. Non a caso, e questa è la prima notizia, il prodotto non è ancora disponibile in GA, cosa che avverrà ad inizio 2024, ma lo è in versione Preview.
Monitoring
Il monitoraggio dell’infrastruttura è la chiave per evitare problemi e la nuova versione di Azure Stack HCI è ora più integrata con Azure Monitor per avere metriche sempre più avanzate e dettagliate che non riguardano solo la parte fisica ma anche la parte virtuale.
Grazie ad Azure Monitor tutti gli avvisi di integrità generati in Azure Stack HCI vengono automaticamente catturati, con la possibilità di trattarli con sistemi di gestione degli incidenti, garantendo una risposta tempestiva ed efficiente.
Update Management
Finalmente sarà possibile andare ad aggiornare i nostri server direttamente da Microsoft Azure, oltre che poterlo fare da on-premises. L’idea di farlo online è per semplificare delle logiche di gestione ma anche per poter aggiornare più cluster in sequenza e centralizzata.
Azure Arc Bridge by Design
Chi ha avuto già a che fare con Azure Stack HCI, saprà che la creazione del Resource Bridge è un’operazione manuale che richiede diversi passaggi. Il Resource Bridge non è mandatorio ma è il fattore che fa la differenza tra questa soluzione e quella dei competitor, grazie all’utilizzo di strumenti come Azure Virtual Desktop e Windows Server Datacenter Azure Edition.
Con la 23H2, il bridge sarà creato automaticamente durante la creazione dell’infrastruttura e permetterà, tra le altre cose, di creare infrastrutture AKS in modo molto facile e veloce.
Sempre in tema Azure Arc, saranno presenti novità interessanti come la possibilità di scegliere il path dove posizionare lo storage delle immagini dischi, così come sarà possibile avere un nuovo agent, dentro le VM create via cloud, che sarà parificato con il classico Azure Arc.
Sicurezza
Sul tema della sicurezza è stato fatto tantissimo e riguarda più componenti. Il primo è la possibilità di creare VM basate sul modello Trusted, ovvero con il vTPM attivo di default, cosa che consente di rendere l’oggetto sicuro e non esportabile fuori dal contesto aziendale.
L’altro aspetto è legato alla parte infrastrutturale, perchè con la 23H2 saranno presenti oltre 300 impostazioni di sicurezza, configurate e applicate con un meccanismo di controllo della deriva della sicurezza. Inoltre, by default sarà attivata la firma del traffico SMB e la crittografia BitLocker per i dischi del sistema operativo e dei volumi condivisi del cluster.
Ultimo ma non ultimo, sarà attivato Windows Defender Application Control per ridurre la superficie di attacco, limitando le applicazioni e il codice che è possibile eseguire sulla piattaforma principale.
Azure Virtual Desktop
Sul fronte Azure Virtual Desktop, con l’arrivo della 23H2 si arriverà anche alla GA con diverse novità non tutte annunciate, come il prezzo ufficiale su cui sarà basata la consumption di questa funzionalità, mentre altre sono state presentate, come la nuova modalità di deployment e di poter aggiungere VM ad un pool esistente – Host pool provisioning now supported in Azure Virtual Desktop for Azure Stack HCI preview – Microsoft Community Hub.
Road to 23H2
Come detto ad inizio articolo, Azure Stack HCI 23H2 è attualmente disponibile in Public Preview ed andrà in GA ad inizio 2024. La preview non è supportata in produzione e quindi andrà usata in un contesto di lab. Per chi ha un’infrastruttura basata su 22H2, il passaggio alla 23H2 sarà possibile più avanti e questo perchè core cambierà profondamente rispetto al passato.
Il dettaglio di tutte le novità presenti nella nuova build, potete trovarlo al seguente articolo – Accelerate edge deployments with cloud-managed infrastructure and Azure Stack HCI version 23H2 – Microsoft Community Hub.
Get Started
Siete interessati a scoprire le novità di Azure Stack HCI e come poterlo implementare all’interno della vostra infrastruttura?
