Durante Microsoft Inspire, la conferenza dedicata ai partner Microsoft, che quest’anno si è teneta totalmente online, è stato fatto un grande annuncio relativo al mondo della virtualizzazione ovvero la presentazione di una nuova generazione di Azure Stack HCI. Di cosa si tratta? Ne parliamo in questo nuovo appuntamento del nostro magazine. Buona visione!
Riassunto
Azure Stack HCI H20 è una versione dedicata solo alla virtualizzazione di macchine virtuali, che sfrutta sempre il motore di Hyper-V e logiche di Windows Server, eliminando però tutti quei servizi non utili alla causa (es. Active Directory). A livello tecnico questa soluzione era il vero grande “missing point” da parte di Microsoft, che ha sempre dovuto affidarsi a qualcosa di più “complicato” per consentire ai propri clienti di realizzare infrastrutture iperconvergenti; in questo modo, ci si è potuti allineare a soluzione come VMware HCI e Nutanix, ma con dei costi più bassi.
Le differenze tra Azure Stack HCI e la classica SKU di Windows Server sta in alcuni fattori chiave:
- Integrazione nativa con Azure: Azure Stack HCI si integra con Microsoft Azure e questo permetterà di gestire l’infrastruttura locale, direttamente da cloud ma non solo
- Self-Service: proprio grazie al punto precedente, sarà possibile creare deleghe per la creazione di macchine virtuali senza dover usare tool esterni (es. Virtual Machine Manager). Questo aspetto può tornare molto utile per tutti gli IT Admin che hanno la necessità di autorizzare utenti a crearsi oggetti in autonomia
- Nuovo Stretch Cluster: sarà previsto un nuovo sistema di replica e Disaster Recovery tra sedi dislocate geograficamente, o due armadi rack a 10mt, con possibilità di impostare il failover automatico delle VM
- Supporto integrato in Azure: questa è forse la cosa più importante tra tutte, perchè oggi il modello di supporto della parte Windows Server è molto costosa. Il prezzo di partenza del supporto è di circa 29 euro/mese
- Aggiornamento completo dello Stack: grazie alla collaborazione con i vari vendor hardware, la piattaforma verrà aggiornata in tutte le sue componenti, compresi firmware e driver, tra cui il sistema operativo e senza downtime, grazie al servizio di Cluster Aware-Updating già presente in Windows Server
Pricing e Licensing
Azure Stack HCI H20 costerà circa 10 euro/mese per ogni core, dove non esiste un minimo o un massimo acquistabile. Essendo un costo legato al billing di Azure, ci sarà la possibilità di controllare al meglio i costi. La licenza copre tutte le varie funzionalità della soluzione con i relativi aggiornamenti; non sono compresi i costi dei sistemi operativi guest, che dovranno essere acquistati separatamente.
Windows Admin Center
Chiaramente la gestione dell’intera infrastruttura sarà data in mano a Windows Admin Center, che permetterà di creare la risorsa primaria, gestirla, mantenerla ed amministrarla nel migliore dei modi. La build preview v2007 contiene già gli elementi per poter iniziare a lavorare con Azure Stack HCI, ma chiaramente il prodotto seguirà la naturale evoluzione della piattaforma. Non mancheranno i supporti per System Center Operations Manager e Virtual Machine Manager, mentre alcuni partner stanno già sviluppando delle estensioni per integrare al meglio i loro prodotti (es. la parte di backup).
Preview e Rilascio
La preview è già disponibile per poter essere testata, senza nessun costo operativo e rimarrà così fin tanto che il prodotto non uscirà dalla fase di prova. Il rilascio ufficiale non è stato ancora annunciato ma molto probabilmente potrebbe arrivare tra la fine del 2020 ed il primo trimestre del 2021. Ricordate che il prodotto non è supportato in produzione, quindi le prove devono essere condotte in ambiente di test.
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